Per capire il
principio ottico su cui si basa la fotografia, abbiamo usato una scatola di scarpe e una scatola di biscotti. Già, non sembra troppo intelligente, ma io sono rimasta a bocca aperta.
La scatola di scarpe l'ha costruita il prof, tagliando la parte dietro e utilizzandola come carrellino per mettere a fuoco l'immagine. Sulla parte davanti invece ha fatto un foro, che ha coperto con una lente.
In qualche modo, riuscivamo a vedere la faccia di chi c'era davanti alla scatola, con un solo problema: era capovolta (perchè abbiamo utilizzato una lente). In più, non avevamo modo di non far entrare la luce nella scatola, perchè il coperchio l'avevamo già usato.
Con la scatola di biscotti invece è tutto molto più semplice: essendo molto meno spessa della scatola di scarpe, la foto che saremmo andati a scattare sarebbe stata tutta a fuoco. (e quindi non serve il carrellino per mettere a fuoco)
Quindi, abbiamo messo il foglio di carta fotosensibile nella scatola (dipinta tutta di nero dentro) e siamo usciti per scattare la nostra foto. Il prof ha scoperto il forellino dal quale doveva entrare la luc e noi siamo rimasti fermi per circa 30 secondi.
Poi siamo stati nella
camera oscura, dove abbiamo sviluppato la foto sempre con lo stesso metodo dei liquidi. Quando abbiamo visto la foto però, ci siamo accorti che tutti i colori erano invertiti, e che quindi avevamo un negativo.
Per invertire i colori e avere la nostra vera foto, abbiamo messo a contatto il negativo con un foglio di carta fotosensibile, illuminandolo con della luce per un paio di secondi. Abbiamo sviluppato anche questa foto ed eccoci!