Come nel post precedente, anche oggi si parla di immagini fatte senza l'uso di una macchina fotografica. La differenza con il chimigramma è che sta volta abbiamo utilizzato degli oggetti e siamo stati nella camera oscura, in modo che la luce non reagisse subito con la luce.
Per prima cosa, abbiamo scelto gli oggetti da posizionare sul foglio di carta fotosensibile e, una volta posizionati, lo abbiamo illuminato per pochissimo. In questo modo la luce è passata solo sulle parti non coperte dagli oggetti (che rimarranno nere), mentre quelle coperte resteranno bianche perchè i sali d'argento non hanno reagito con la luce. Abbiamo passato il foglio nei liquidi di sviluppo, arresto, fissaggio e poi sciacquato sotto l'acqua corrente.
lunedì 30 ottobre 2017
lunedì 23 ottobre 2017
Chimigramma
Questa parolona si usa per definire un'immagine fotografica creata senza l'uso di una macchina fotografica.
In questa settimana abbiamo fatto proprio questo: creato un'immagine senza la macchina fotografica, ma utilizzando i liquidi di sviluppo, arresto e fissaggio sulla carta fotosensibile.
Innanzitutto ecco quello che abbiamo usato: tre contenitori con una capienza di 1L (sviluppo, arresto e fissaggio). Nel fissaggi abbiamo messo 9 parti di acqua tiepida e 1 di idrochinone. Nell'arresto acqua e aceto, e nel fissaggio una parte di iposolfito di sale e 4 di acqua.
Per fare un'immagine nera su sfondo bianco il primo passaggio è creare un disegno o un'impronta con il liquido dello sviluppo sulla carta fotosensibile (ovvero con i sali d'argento che reagiscono con la luce e si anneriscono). La fase di sviluppo accelera l'annerimento del foglio e quindi si vedrà già il risultato. Poi passo il foglio nell'arresto, che blocca l'azione dello sviluppo e impedisce che entri in contato con il fissaggio. Infine immergo il foglio nel fissaggio, che toglie tutti i residui dei sali d'argento. Sciacquo la foto sotto l'acqua del rubinetto ed il gioco è fatto.
Se invece voglio creare un'immagine bianca su sfondo nero, i passaggi sono sempre uguali, solo che cambia l'ordine. Ovvero: inizio lasciando l'impronta o il disegno fatta con il fissaggio sul foglio, che scioglie i sali d'argento solo nella zona del disegno. Passo poi nello sviluppo, che fa annerire tutte le zone tranne dove avevamo messo il fissaggio. Infine l'arresto e sciacquo sotto l'acqua.
Il risultato sarà questo!
Giornata d'estate
No
lunedì 16 ottobre 2017
Videoclip musicale
Il post di questa settimana parlerà di un videoclip creato da me!
Abbiamo scelto una canzone a nostro piacere e poi utilizzato delle immagini per interpretarla. A differenza della settimana scorsa, oltre alle fotografie usate come dialogo, abbiamo aggiunto anche una canzone, che secondo me influenza molto chi lo guarda.
La canzone che ho scelto è "Per Dimenticare" degli Zero Assoluto.
Racconta di una storia d'amore finita tra due persone, e di come lui si immaginerà la vita dell'ex compagna, indaffarata tra parenti e traslochi con il suo nuovo fidanzato.
L'ho scelta soprattutto per il ritmo che ha, perché mi piace molto e perché affronta l'argomento con ironia.
L'ho interpretata come una canzone di sfogo da parte dell'autore e per il fatto che gli abbia dato un ritmo allegro.
Ho utilizzato molte transizioni per dare movimento, avere un video dinamico e stare a ritmo con la musica.
lunedì 9 ottobre 2017
Che cos'è la fotografia?
"Che cos'è la fotografia per te?"
"A cosa serve?"
"Come può essere impiegata nel campo della grafica e della comunicazione?"
Queste sono state le tre domande che ci sono state fatte e per la quale dovevamo trovare una risposta e delle fotografie che rappresentassero la nostra idea.
Sono saltate fuori davvero tante idee ed è stato un buon modo per confrontarsi.
Siamo stati divisi poi in tre gruppi (ad ogni gruppo corrispondeva una domanda) e su un cartellone abbiamo scritto tutte le risposte delle rispettive domande, accompagnate dalle foto che abbiamo scelto.
Sono saltate fuori davvero tante idee ed è stato un buon modo per confrontarsi.
"Serve per esprimere emozioni diverse per ogni persona"
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"Può essere impiegata nel cinema" |
Siamo stati divisi poi in tre gruppi (ad ogni gruppo corrispondeva una domanda) e su un cartellone abbiamo scritto tutte le risposte delle rispettive domande, accompagnate dalle foto che abbiamo scelto.
Il risultato sono stati tre cartelloni pieni di idee e immagini!
Una volta che tutti i cartelloni erano completi, abbiamo analizzato una frase per volta con il commento di chi l'aveva scritta e perché, discutendone il significato.
lunedì 2 ottobre 2017
Autoritratto
Ciao! Mi chiamo Valentina e frequento il terzo anno nell'indirizzo "Grafica e Comunicazione" al Carlo D'arco di Mantova.
Visto ciò che ci aspetta quest'anno, per conoscerci meglio il primo giorno di lezione, il prof. Manfredini ci ha portato delle immagini da scegliere. Dovevamo presentarci attraverso una di queste.
In questo modo, ci siamo "raccontati" attraverso delle fotografie, passando da quello che ci piace fare nel tempo libero a quello che ci interessa di più nell'indirizzo.
Alla fine, è venuta fuori una vera e propria
carta d'identità personale.
Infatti poi ci è stato chiesto
di trovare delle fotografie che descrivessero
quello che avevamo raccontato in classe
e crearne una tutta nostra senza usare le parole.
Questa sono io!
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